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Cubomedusa, piccola ma pericolosa: cos’è e dove vive?3 minuti di lettura

Cubomedusa
Cubomedusa

Tutti conoscono la medusa ma a pochi, sicuramente, sarà capitato di sentir parlare della Cubozoa chiamata anche cubomedusa. Questa espressione viene utilizzata per far riferimento ad una classe di Cnidaria la cui caratteristica principale è la testa quadrata che misura circa 5 centimetri. Nonostante sia di piccole dimensioni è molto importante sapere che viene considerato uno dei più pericolosi animali al mondo. Ma esattamente cos’è, dove vive e cosa succede se si viene punti? Qui di seguito sarà possibile trovare preziose informazioni.

Indice

Cos’è la cubomedusa e dove vive

La cubomedusa è un animale dal nome insolito, di piccole dimensioni ma altamente pericoloso. Tanto da essere considerato uno dei più pericolosi al mondo. Il suo nome scientifico è Carybdea marsupialis, è di piccole dimensioni e trasparente, e quindi difficile da individuare. Inoltre è molto veloce ed è dotata di quattro tentacoli lunghi dieci metri la cui puntura è davvero molto urticante. Questo particolare animale fa parte del gruppo dei cubozoi ovvero lo stesso all’interno del quale vi fanno parte anche le vespe di mare e durante la notte tende ad avvicinarsi alla riva in quanto attratto dalle luci della città.

Dove vive? La cubomedusa è possibile trovarla negli oceani e più nello specifico nelle regioni tropicali, subtropicali e nelle zone costiere poco profonde. In particolar modo è maggiormente presente nel Mar dei Caraibi e nelle acque tropicali dell’Atlantico. La tipologia più pericolosa è proprio quella presente nelle acque dell’Australia settentrionale e nelle acque del bacino che comprende l’Oceano Pacifico e quello Indiano. E quindi Malesia, Filippine, Papua Nuova Guinea, Hawaii, Thailandia, India, Malesia. Non è comune nel Mediterraneo mentre invece alcuni esemplari sono stati avvistati nel mare Adriatico, anche se non pericolosa come le altre specie.

Cosa succede se si viene punti

Come affermato in precedenza quando si parla di cubomedusa si fa riferimento ad uno degli animali più pericolosi al mondo, motivo per il quale anche la sua puntura può rivelarsi molto rischiosa. Infatti nel caso in cui si venga punti da questo terribile animale lo choc anafilattico è immediato. Questo è causato dalle tossine contenute nel veleno che attaccano il sistema nervoso, il cuore e le cellule epidermiche. In realtà, esiste un antidoto per tagli punture ma allo stesso tempo è opportuno precisare che non tutti coloro che vengono punti riescono a sopravvivere. La puntura della cubomedusa infatti può essere letale.

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Cubomedusa
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Attenzione però, stiamo facendo riferimento alla specie presente negli oceani e non a quella avvistata nel mare Adriatico. Le punture della cubomedusa presente nell’Adriatico sono dolorose ma nonostante ciò gli effetti tendono a sparire poco dopo. Sono molto urticanti ma meno pericolose delle specie tropicali, e quindi allo stesso tempo anche non letali. Cosa fare se si viene punti? Un’ottima soluzione potrebbe essere quella di risciacquare la ferita utilizzando abbondante aceto per 30 secondi circa. Mentre invece è sconsigliato l’utilizzo di alcool oppure soluzioni alcoliche.  Infine attenzione anche allo sfregamento della ferita, potrebbe provocare la diffusione del veleno nell’organismo.

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